Ut unum sint
Il buon seme, nell’Eden interrato,
diede vita a vigoroso germoglio,
ma, intorno, i rovi pose il nemico adirato.
Rapidamente allignarono e il tenero germe restò soffocato.
Venne un uomo inviato dall’Alto,
con immensa pietà si chinò sulla gemma;
lo feriron le spine, ma fermò il malevolo assalto.
Vita nuova diede alla morta pianta il sangue su di essa versato.
Crebbe … radicò in tutta la terra …
Su robusto stelo, d’ogni cibo nutrito,
or sostiene un grande boccio come fosse in serra.
Ma l’infido nemico continuamente l’assalta in vigilante agguato.
Sottraiamo le zolle al Fallace
E di “sangue” misto al “suo” irroriamole!
Aiutiamolo a schiudersi il grato fiore della pace!
All’ombra sua, dal pio vincol uniti, nell’Infinito UNO sarem … beato.
Aurora Smiraglia
Commenti dei lettori
NON CI SONO COMMENTI PER QUESTO ARTICOLO
Lascia tu il primo commento
Lascia il tuo commento
la cripta
di San Francesco
Rivista
San Francesco